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"La Puglia è continua scoperta, stupore, respiro, tra mare, promontori, ulivi, trulli, masserie, chiese, castelli, vicoli, muretti a secco, terre selvagge, orizzonti illimitati e tramonti indimenticabili".
                                            Fabrizio Caramagna
 

Da Matera, città dei Sassi, a Taranto città dei due mari

Matera

E alzando gli occhi vidi finalmente apparire, come un muro obliquo, tutta Matera. Di lì sembra quasi una città vera. Le facciate di tutte le grotte, che sembrano case, bianche e allineate, pareva mi guardassero, coi buchi delle porte, come neri occhi. È davvero una città bellissima, pittoresca e impressionante.
Carlo Levi, Cristo si è fermato a Eboli

Matera, città dei Sassi, dal 1993 patrimonio dell'umanità UNESCO, unica, affascinante e spettacolare è una delle città più antiche al mondo, scelta come set cinematografico da molti registi come Pierpaolo Pasolini con Il Vangelo secondo Matteo e Mel Gibson con La Passione di Cristo.

Il tour prevede in mattinata la visita ai Sassi di Matera, gli antichi quartieri scavati nella roccia a ridosso della gravina. La suggestiva visita della città antica, tra i rioni Barisano e Caveoso, è un continuo saliscendi tra viuzze delimitate da case-grotte, chiese e cisterne. Spettacolari sono i balconi panoramici sulla gravina, un profondo canjon scavato dall’acqua, che delimita e abbraccia il perimetro della città.

Taranto

Una città perfetta. Viverci è come vivere all’interno di una conchiglia, di un’ostrica aperta. Qui Taranto nuova, là, gremita, Taranto vecchia, intorno i due mari, e i lungomari.

 

Pierpaolo Pasolini, "La lunga strada di sabbia"

 

Fondata dagli Spartani nell'VIII secolo a.C., la città divenne presto una delle più importanti póleis della Magna Grecia mantenendo, nel corso dei secoli successivi, un ruolo centrale nel Mediterraneo sia in ambito culturale che commerciale.

La suggestiva città vecchia, l’antica acropoli greca su cui nel corso dei secoli sono stati costruiti palazzi storici, il castello, le principali chiese, è situata su un'isola collegata alla terra ferma da due ponti.

La visita di Taranto inizia dal MARTA, uno dei musei archeologici più importanti al mondo, per poi continuare con il castello aragonese affacciato sul mar Grande. Il tour prosegue nella città vecchia, a partire da piazza castello con le colonne doriche e lungo via Duomo con sosta presso la chiesa Cattedrale di San Cataldo.

Da non perdere la degustazione delle cozze di Taranto, famose in tutto il mondo.

Terra delle gravine tra natura, storia ed arte

La gravina di Laterza

Per gli amanti del trekking e della natura, assolutamente da provare è questa affascinante escursione nel più grande canjon d’Europa. 
Dopo aver attraversato un uliveto secolare, si proseguirà lungo i sentieri della gravina e, tra aree boscate di fragno e macchia mediterranea, si potrà ammirare un paesaggio unico caratterizzato da alte e spettacolari pareti in roccia. Se si è fortunati sarà possibile osservare i maestosi capovaccai e gli agili grillai che percorrono in lungo e in largo la gravina. Nel tour è inclusa una pausa in cui sarà possibile degustare il famoso pane di Laterza con olio biologico.

Le grotte di Dio, Mottola

Il territorio di Mottola conserva alcune delle chiese rupestri medievali più belle e meglio conservate del Sud Italia. Le cosiddette grotte di Dio, le chiese rupestri di San Nicola, San Gregorio, Sant’Angelo, sono tra gli esempi più significativi e suggestivi della “cultura delle grotte” medievale: piccoli gioielli architettonici scavati nella roccia, conservano affreschi di Santi e Sante in cui la tradizione artistica orientale incontra quella occidentale. 
La chiesa rupestre di San Nicola, definita la cappella sistina della civiltà rupestre, incanta per la sua bellezza e per l’eccezionale stato di conservazione dei suoi affreschi. Santi, Sante e Madonne, entrando in chiesa, ti osservano mentre si resta affascinati dallo sguardo severo del Cristo in Deesis collocato nell’abside centrale.
Suggestiva è anche la chiesa di San Gregorio con caratteristiche architettoniche di pregio e il suo maestoso Pantocratore. La chiesa di Sant’Angelo, collegata ad un importante monastero benedettino e al centro del villaggio rupestre di Casalrotto, è un unicum in Italia meridionale per il suo sviluppo su due piani ipogei.

Palagianello

Palagianello, il più piccolo e il più suggestivo dei paesi del versante occidentale della provincia di Taranto, nasce come casale rupestre medievale sugli spalti della gravina omonima e si sviluppa di seguito come piccolo borgo intorno al castello a partire dal 1500. Visitare il centro storico di Palagianello è come ritrovarsi in un quadro di De Chirico: superata la monumentale porta con la torre dell’orologio, ci si ritrova nella piazza principale, delimitata da case basse e bianche e dalla chiesa di San Pietro dallo stile sobrio e semplice. Un tortuoso sentiero conduce dal castello all’antica via del Santuario. Costeggiando la gravina e il villaggio rupestre omonimo, si giunge alla chiesa dedicata alla Madonna delle Grazie, di origine cinquecentesca, ricostruita in seguito ad un terremoto.

Da Taranto città dei due mari a Lecce, signora del barocco

Taranto

Una città perfetta. Viverci è come vivere all’interno di una conchiglia, di un’ostrica aperta. Qui Taranto nuova, là, gremita, Taranto vecchia, intorno i due mari, e i lungomari. 
Pierpaolo Pasolini, La lunga strada di sabbia

 

Fondata dagli Spartani nell'VIII secolo a.C., la città divenne presto una delle più importanti póleis della Magna Grecia mantenendo, nel corso dei secoli successivi, un ruolo centrale nel Mediterraneo sia in ambito culturale che commerciale. 


La suggestiva città vecchia, l’antica acropoli greca su cui nel corso dei secoli sono stati costruiti palazzi storici, il castello, le principali chiese, è situata su un'isola collegata alla terra ferma da due ponti. 


La visita di Taranto parte dal MARTA, uno dei musei archeologici più importanti al mondo, per poi continuare con il castello aragonese affacciato sul mar Grande. Il tour prosegue nella città vecchia, a partire da piazza castello con le colonne doriche e lungo via Duomo con sosta presso la chiesa Cattedrale di San Cataldo.


Da non perdere la degustazione delle cozze di Taranto, famose in tutto il mondo. 

Lecce

Ho cominciato a frequentare Lecce poco alla volta, mi portavano in giro a vedere dei posti, conoscevo le persone e così ho finito per innamorarmi dei leccesi e della città. 
Ferzan Özpetek

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Lecce, “la signora del barocco”, è una città d’arte elegante e raffinata, perfetta per un tour all’insegna di cultura e relax. Importante città di epoca romana, è conosciuta soprattutto per il maestoso barocco che, dalla fine del 1500, ha trasformato il centro storico in un museo a cielo aperto.


Attraverso Porta Napoli si ha accesso al centro storico da cui si snodano vie e vicoli incorniciati da eleganti palazzi, botteghe e da circa quaranta chiese. Simbolo della città è senza dubbio la raffinata Piazza del Duomo su cui si affacciano la Cattedrale di Santa Maria Assunta (il Duomo), il Campanile, l’Episcopio, e il Palazzo del Seminario. Cuore della città di Lecce è piazza Sant’Oronzo con la colonna dello stesso Santo, i resti dell’anfiteatro romano, il Palazzetto del Sedile.
Da non perdere l’irresistibile “Pasticciotto”.

 

Taranto, città dei due mari e dei delfini

Taranto

Una città perfetta. Viverci è come vivere all’interno di una conchiglia, di un’ostrica aperta. Qui Taranto nuova, là, gremita, Taranto vecchia, intorno i due mari, e i lungomari. 
Pierpaolo Pasolini, La lunga strada di sabbia

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Fondata dagli Spartani nell'VIII secolo a.C., la città divenne presto una delle più importanti póleis della Magna Grecia mantenendo, nel corso dei secoli successivi, un ruolo centrale nel Mediterraneo sia in ambito culturale che commerciale. 


La suggestiva città vecchia, l’antica acropoli greca su cui nel corso dei secoli sono stati costruiti palazzi storici, il castello, le principali chiese, è situata su un'isola collegata alla terra ferma da due ponti. 
La visita di Taranto parte dal MARTA, uno dei musei archeologici più importanti al mondo, per poi continuare con il castello aragonese affacciato sul mar Grande. Il tour prosegue nella città vecchia, a partire da piazza castello con le colonne doriche e lungo via Duomo con sosta presso la chiesa Cattedrale di San Cataldo.


Sono attive escursioni in mare aperto su catamarano per osservare i delfini che popolano il mar Ionio.
Da non perdere la degustazione delle cozze di Taranto, famose in tutto il mondo. 

 

Tra Murge e Valle d'Itria

I trulli, come tutti sanno, sono case a cupola conica. Le mura di grossi conci calcarei, sovrapposti l’un l’altro a secco, vengono ricoperte da un tetto circolare, fatto con la stessa tecnica, digradante in cerchi concentrici, simile nella forma ad uno spegnitoio o al cappello di un mago. Il cono finisce in un foro, chiuso da una grossa pietra e sormontato da un pinnacolo decorativo. L’origine di queste costruzioni è piuttosto oscura. Vi è chi le vorrebbe importate dal lontano Oriente. Non è chiaro nemmeno quando abbiano avuto inizio. Alcuni le rimandano molto indietro nei secoli, ma la più vecchia di quelle arrivate a noi è di quattro secoli fa. Qualunque sia la loro origine, esse tuttavia fanno parte dell’orientalismo pugliese, e il senso dell’età si perde.
Guido Piovene


In oltre 100 milioni di anni l’acqua in Puglia ha scavato il sottosuolo della regione e modellato la superficie, un’opera di certosina pazienza che ci ha regalato grotte abbellite da stalattiti e stalagmiti, doline, gravine e valli di incommensurabile bellezza. 


La Valle d'Itria, parte meridionale dell'altopiano delle Murge, è una depressione carsica che si estende tra gli abitati di Locorotondo, Cisternino, Martina Franca, Alberobello. 


La valle d’Itria è una valle fatata adatta per chi ama la natura e il relax, in cui è bello perdersi tra distese di ulivi secolari, muretti a secco, trulli e masserie.

Alberobello

Dichiarata dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel 1996, Alberobello è considerata la capitale dei trulli, per le caratteristiche costruzioni a secco che qui sono particolarmente numerose e vantano una storia davvero particolare. 


L’area inizia ad essere abitata nei primi anni del XVI secolo su impulso del conte di Conversano, ma è soprattutto dal 1600 che si dà avvio all'urbanizzazione della selva con la costruzione di un agglomerato di piccole case con la copertura a cono realizzate solo con muri a secco senza l'uso di malta. Si trattava di un espediente del conte locale per evitare il pagamento dei tributi al viceré spagnolo del Regno di Napoli.


Il tour prevede la visita del Santuario dei Santi Medici, capolavoro dell’architetto Antonio Curri e delle stradine del Rione Monti, con i suoi 1000 trulli, che culminano alla sommità con la Chiesa di Sant’Antonio, anch’essa a forma di trullo.

Grotte di Castellana

Le Grotte di Castellana, un complesso di cavità sotterranee di origine carsica, tra i più belli e spettacolari d’Italia, si sviluppano per una lunghezza di 3 km circa e raggiungono una profondità massima di 122 metri dalla superficie. La temperatura degli ambienti interni si aggira attorno ai 16,5°C.


Una straordinaria escursione guidata, in uno scenario stupefacente, dove caverne dai nomi fantastici, canyon, profondi abissi, fossili, stalattiti, stalagmiti, concrezioni dalle forme incredibili e dai colori sorprendenti entusiasmano grandi e bambini.

Dalla Valle d'Itria al mare Adriatico

Provinciale Martina Franca è solo fino a un certo punto. L’approccio alla piccola città (ché paese non può chiamarsi davvero) è graduale come un crescendo rossiniano. Fra il verde dei vigneti appaiono i primi trulli. Prima singoli e sparsi, poi a coppie, a agglomerati, capezzoli bianchi di mucche capovolte e interrate, piccole Sante Giustine da Padova, piccoli San Marchi di Venezia imitati da un bimbo con sabbie candide come quelle di Santos, o addirittura moschee, tende di sciti o di tartari, qualcosa di orientale, di favoloso e fiabesco, una Disneyland che mai fantasia ne sognò l’eguale, terra di gnomi o degli “hobbits” del “Signore degli anelli” di Tolkien.
Mario Praz

Martina Franca

Nel cuore della Valle d’Itria, Martina sorge su un’altura di oltre 400 metri. Fondata probabilmente nel corso del X secolo, Martina diviene “Franca” nel 1300 quando la città è eletta comune da Filippo I d’Angiò che concede ai cittadini particolari privilegi come le franchigie e la demanialità perpetua.


Durante il 1700 la città vede un importante sviluppo architettonico di stile barocco che ancora oggi impreziosisce il bellissimo centro storico.


Tra mascheroni apotropaici, conchiglie e foglie d’acanto ricavate nella pietra calcarea, tra strade, vicoli e piazze il tour parte da piazza XX Settembre. Superata la monumentale porta di accesso alla città, si prosegue fino alla Basilica di San Martino dal vertiginoso prospetto rococò, a seguire la chiesa di San Domenico con l’annesso chiostro quattrocentesco e la piccola chiesa di San Nicola in Montedoro, piccolo gioiello con affreschi del Seicento.


Dalla città il tour prosegue in campagna, fino alla chiesa di Sant’Antonio ai Cappuccini, inaspettato e mirabile gioiello di altari lignei intarsiati della seconda metà del Settecento.


Assolutamente da provare è il Capocollo di Martina.

Polignano a Mare

Chiuso a riccio nella sua dimensione medievale, con alte mura di cinta e rocce a strapiombo sul mare, il borgo antico di Polignano rappresenta da sempre la storia, la cultura e l’anima della gente del luogo. L’arco marchesale introduce il visitatore nella piazza dell’orologio con la sua antica meridiana dove campeggia la chiesa di S. Maria Assunta che conserva le reliquie del santo patrono Vito ed il presepe di Stefano da Putignano, monumento nazionale.


Dalla piazza si diramano a raggio piccole stradine, lastricate con pietre levigate dal tempo, che conducono il visitatore in uno dei più affascinanti panorami che la costa pugliese offra, apprezzabile dalle numerose balconate che aprono sull’incantevole scogliera intervallate da grotte marine dall’immensurabile bellezza.

La via ellenica del cammino materano

La Via Ellenica comprende 9 tappe su un totale di 170 km, collega due siti Unesco, Alberobello e i Sassi di Matera, ed attraversa l'affascinante Terra delle Gravine, un territorio costellato da molteplici meraviglie naturalistiche e antropiche: a partire dalle profonde e spettacolari gole rocciose (Canyon) che ospitano antichissimi villaggi e chiese rupestri, decorate da preziosi affreschi di epoca medievale. Lungo il Cammino, impreziosito da boschi, masserie e paesaggi di insolita bellezza, si scoprono suggestivi borghi che, da millenni, sono crocevia di culture e scrigno di tradizioni contadine.


I punti tappa sono Martina Franca, Crispiano, Massafra, Mottola, Castellaneta, Palagianello, Laterza, Ginosa e Montescaglioso.


Il Cammino, comprende 9 tappe per un totale di circa 170 km.
https://camminomaterano.it/via/9/via-ellenica

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